La storia di ISES Italia
ISES Italia è la più antica associazione tecnico-scientifica no-profit legalmente riconosciuta in Italia per la promozione e la diffusione delle Fonti Energetiche Rinnovabili, tra cui solare termico, solare fotovoltaico, energia eolica, energia da biomasse, bioclimatica, energia geotermica, energia idrica, energia dal mare e vettore idrogeno.
Attiva ininterrottamente dal 1978, ISES Italia è la sezione italiana dell’International Solar Energy Society (ISES) che opera per lo sviluppo e la promozione delle energie rinnovabili a livello internazionale.
Nella società moderna, la produzione energetica è un elemento cruciale, poiché da essa dipende lo sviluppo economico e sociale del Paese. Per questo motivo, è fondamentale avviare una transizione verso modelli di sviluppo sostenibile, basati su un utilizzo equilibrato delle Fonti Energetiche Rinnovabili, – risorse virtualmente inesauribili e a basso impatto ambientale – e promuovere un uso efficiente dell’energia per garantire un futuro più equilibrato e responsabile.
L’Associazione si pone l’obiettivo di promuovere e incentivare l’adozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili e dell’Uso Efficiente dell’Energia, considerati elementi fondamentali per la transizione energetica sostenibile. Si impegna nella raccolta, elaborazione e diffusione di conoscenze e informazioni su tutti gli aspetti dell’energia sostenibile, con l’intento di favorire la diffusione di una cultura consapevole e responsabile. Sostiene attivamente la ricerca di base e lo sviluppo scientifico e tecnologico, riconoscendo nell’innovazione il motore di un cambiamento essenziale per un futuro più equo e sostenibile.
Parallelamente, lavora per valorizzare e incentivare l’applicazione concreta dei risultati della ricerca, affinché le soluzioni sviluppate possano essere integrate in modo efficace nella società e contribuire alla realizzazione di un modello energetico sostenibile, orientato al benessere delle generazioni presenti e future, dando vita al progetto “un’energia per la vita”.
Tra i Soci di ISES Italia figurano enti e aziende coinvolti nella politica energetica italiana, centri di ricerca, università, oltre a professionisti e operatori del settore. L’Associazione accoglie anche tutti coloro che nutrono un interesse per le Fonti Energetiche Rinnovabili e per un Uso efficiente dell’Energia, promuovendo una rete di conoscenza e collaborazione per la transizione energetica sostenibile.
Vision
La nostra vision è quella di costruire un futuro energetico sostenibile, promuovendo l’uso consapevole delle risorse rinnovabili e sostenendo l’innovazione tecnologica. Attraverso la condivisione delle conoscenze e la creazione di comunità, aspiriamo a realizzare un sistema energetico pulito, accessibile e rispettoso dell’ambiente, in grado di rispondere alle esigenze delle generazioni presenti e future.
Mission
Da oltre 40 anni promuoviamo un futuro energetico sostenibile e innovativo attraverso programmi di condivisione delle conoscenze e la creazione di comunità. Ci dedichiamo alla diffusione della conoscenza tecnico-scientifica e al progresso tecnologico per garantire un’energia pulita, accessibile e rispettosa dell’ambiente: in altre parole, un’energia per la vita.
Elenco storico dei presidenti di Ises italia

Vittorio Storelli
1963-1978 Segretario
1978-1981 Presidente

Corrado Corvi
1981-1998 Presidente

Vincenzo Naso
1998-2009 Presidente

Giovanni Battista Zorzoli
2009-2013 Presidente

Umberto Di Matteo
2013 – ad oggi Presidente
Dagli inizi di ISES alla nascita della sezione italiana
L’energia solare ha sempre rappresentato una risorsa fondamentale per lo sviluppo sostenibile, ma è solo grazie a iniziative globali coordinate che il settore ha potuto crescere e affermarsi a livello internazionale. Tutto ebbe inizio nei primi anni ’50, quando un gruppo di studiosi e visionari americani ritenne che fosse giunto il momento di promuovere l’energia solare come fonte primaria per soddisfare il fabbisogno energetico globale.
Uno dei leader di questo gruppo di pionieri fu Farrington Daniels (08/03/1889 – 23/06/1972), professore emerito di chimica presso l’Università del Wisconsin-Madison. Fu lui il primo a proporre la necessità di istituire un’organizzazione dedicata alla promozione dello sviluppo e dell’applicazione dell’energia solare, nonché alla creazione di un’industria solare vera e propria.
Nel 1952, Daniels incontrò Henry Sargent e gli sottopose l’idea di creare un’organizzazione per incentivare la ricerca e l’implementazione dell’energia solare. L’anno successivo, nel 1953, durante una conferenza sull’energia presso l’Università del Wisconsin, Daniels ribadì a Sargent, all’epoca presidente dell’Arizona Public Service Corporation, la necessità di un’associazione che riunisse scienziati e industriali per promuovere l’energia solare.
Così, il 17 marzo 1954, un gruppo di imprenditori industriali, finanziari e agricoli si incontrarono a Phoenix in Arizona e fondarono l’Association for Applied Solar Energy (AFASE) come organizzazione non-profit, segnando l’inizio di un percorso che avrebbe rivoluzionato il settore dell’energia rinnovabile.
Agli inizi, l’AFASE era composta da un gruppo di imprenditori, avvocati, finanzieri e professori provenienti principalmente dall’Arizona e dalla California. Tra i fondatori, oltre a Henry Sargent, figuravano Walter Bimson, presidente del Consiglio di amministrazione della Valley National Bank di Phoenix, e Jesse Gibson, direttore dello Stanford Research Institute.
L’Associazione aveva come obiettivo principale quello di “promuovere e incoraggiare la ricerca, lo sviluppo, l’applicazione e l’istruzione nei campi correlati all’energia solare e ad altre fonti energetiche”. Con questa visione ambiziosa, Henry Sargent fu eletto primo Presidente dell’AFASE, guidando l’organizzazione nei suoi primi passi verso la diffusione e l’implementazione dell’energia solare a livello globale.
L’Associazione, sostenuta dalle donazioni dei soci aziendali dell’area di Phoenix, avviò le sue prime attività commissionando allo Stanford Research Institute (SRI) un rapporto sulle ricerche svolte e in corso sull’energia solare. Questo documento si rivelò particolarmente prezioso, offrendo una panoramica dettagliata dello stato dell’arte nel settore e contribuendo a indirizzare gli sviluppi futuri della ricerca e dell’innovazione nell’ambito dell’energia solare.
L’anno successivo, l’Associazione organizzò il Simposio mondiale sull’energia solare applicata a Phoenix e, in parallelo, la Conferenza sull’uso dell’energia solare come base scientifica a Tucson. Il Simposio fu un evento di grande rilievo, attirando 900 partecipanti da tutto il mondo. Tra i relatori figuravano personalità di spicco come Harold Heywood da Londra, Valentin Baum dall’URSS, Austin Whillier dal Sudafrica, Hoyt Hottel e Gerald Pearson dagli Stati Uniti, Roger Morse dall’Australia, oltre a molti altri esperti del settore. A completare il Simposio di Phoenix vi fu anche un’ampia esposizione di attrezzature per l’energia solare, intitolata “The Sun-at-Work”, che attirò oltre 30.000 visitatori. Questo evento non solo rafforzò la rete internazionale di ricerca e sviluppo sull’energia solare, ma contribuì anche a sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza e il potenziale di queste tecnologie emergenti.
Queste prime iniziative dell’AFASE suscitarono un grande interesse, portando alla fondazione, nel 1956, del primo periodico dell’Associazione, “The Sun at Work”, una newsletter trimestrale dedicata agli sviluppi e alle applicazioni dell’energia solare.
Nel 1957, venne istituita anche una rivista tecnica trimestrale, il “Journal of Solar Energy Science and Engineering“, successivamente abbreviato in “Solar Energy“. Questa pubblicazione divenne un punto di riferimento per la comunità scientifica, contribuendo alla diffusione delle ricerche e delle innovazioni nel campo dell’energia solare a livello globale. Ancora oggi, “Solar Energy” rappresenta una delle riviste di riferimento per i ricercatori internazionali nel settore.
Sebbene l’AFASE fosse un’organizzazione attiva e impegnata, con idee e aspirazioni ambiziose, la sua base finanziaria si rivelò purtroppo fragile. Verso la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, l’interesse industriale per l’energia solare iniziò a diminuire, poiché divennero sempre più evidenti le difficoltà nel competere con il petrolio e il gas naturale, allora disponibili a basso costo. Di conseguenza, il sostegno da parte delle aziende e dell’industria si ridusse progressivamente, portando a un calo significativo delle iscrizioni individuali e mettendo a rischio la stabilità dell’organizzazione.
Nonostante le difficoltà, l’AFASE continuò a essere un’organizzazione dinamica, in costante evoluzione ed espansione. In particolare, nel 1962 venne fondata la sezione australiana dell’AFASE, grazie all’iniziativa di Roger Morse. L’anno successivo, nel 1963, fu istituita anche la sezione cilena, fondata da Julio Hirschmann.
Parallelamente, furono avanzate raccomandazioni per una riforma strutturale dell’Associazione, trasformandola in una società dotata di un consiglio di amministrazione e di funzionari eletti dai membri. Questo segnò un cambiamento radicale rispetto alla struttura esistente, con il passaggio della responsabilità gestionale dalla comunità imprenditoriale di Phoenix alla comunità scientifica. Sebbene il processo richiese diversi anni, le riforme furono infine accettate e implementate, garantendo una nuova governance più solida e una gestione orientata alla ricerca e allo sviluppo nel campo dell’energia solare.
Nel frattempo, anche in Italia comincia a svilupparsi un crescente interesse per l’energia solare. Ricercatori, istituzioni e professionisti iniziano a esplorare il potenziale di questa fonte rinnovabile, promuovendo studi, progetti e iniziative volte a favorirne la diffusione. Il dibattito sull’energia solare si intensifica, stimolato dall’attenzione internazionale e dalla necessità di trovare alternative sostenibili ai combustibili fossili.
In particolare, sempre nel 1963, l’ingegnere Vittorio Storelli, durante un viaggio di studio negli Stati Uniti, entrò in contatto con la Solar Energy Society (SES). Nel corso dell’incontro, fece presente che a Napoli esisteva già un gruppo di ricerca attivo nel campo dell’energia solare e che diversi scienziati e ingegneri italiani avevano partecipato ai congressi internazionali organizzati negli anni precedenti.
Fu in quell’occasione che nacque l’idea di costituire una sezione italiana dell’organizzazione, un passo fondamentale per coinvolgere e consolidare la comunità scientifica italiana nel panorama internazionale dell’energia solare.
La Sezione italiana divenne operativa il 1° gennaio 1964 con sede a Napoli, in Via Crispi 72. Vittorio Storelli ne assunse il ruolo di segretario, avvalendosi del supporto scientifico di Giorgio Nebbia, che nel 1967 divenne il primo membro italiano del consiglio direttivo dell’ISES, incarico che mantenne fino al 1970.
La creazione della Sezione italiana fu ufficialmente annunciata nel secondo numero trimestrale di “Sun at Work”. Il primo progetto dell’ISES Italia fu la pubblicazione del primo numero di quella che sarebbe diventata la “Rassegna Italiana di Eliotecnica” (Italian Solar Technology Review), una rivista destinata a diffondere informazioni e ricerche nel settore dell’energia solare.
Storelli si dimostrò estremamente determinato nella gestione della Sezione e nella cura della Rassegna, che divenne un mezzo fondamentale di informazione e collegamento per la piccola, ma diffusa, comunità italiana di scienziati e ingegneri impegnati nello studio dell’energia solare.
Nella maggior parte dei casi, il loro lavoro era poco riconosciuto e persino sconosciuto all’interno delle università e degli istituti di ricerca in cui operavano. La nascita della Sezione italiana offrì loro un punto di riferimento, permettendo di conoscersi attraverso le pagine della Rassegna, di restare aggiornati sulle ricerche condotte all’estero e di far conoscere le proprie attività attraverso pubblicazioni internazionali come il “Solar Energy Journal” e “Sun at Work”.
Il movimento solare continua a crescere e ad evolversi, attraversando diverse fasi di trasformazione. Inizialmente noto come AFSE (Association for the Study of Solar Energy), cambia nome in SES (Solar Energy Society), per poi assumere definitivamente la denominazione ISES (International Solar Energy Society), riflettendo il suo progressivo ampliamento e il crescente coinvolgimento a livello globale.
Nel gennaio 1964, nell’ambito dei cambiamenti di organizzazione l’AFASE cambiò nome diventando la Solar Energy Society, con Farrington Daniels eletto come primo presidente dai soci. Tuttavia, coloro che sostennero questa trasformazione probabilmente non si rendevano pienamente conto della gravità della situazione finanziaria dell’Associazione. Se già in difficoltà, la situazione peggiorò ulteriormente fino a diventare critica nel 1967, al punto che si iniziò a discutere concretamente della possibilità di bancarotta.
Per far fronte alla crisi, fu necessario un ulteriore ridimensionamento economico: la pubblicazione di The Sun at Work venne sospesa, diversi collaboratori furono licenziati e, nel 1968, venne siglato un accordo con la Pergamon Press per la produzione del Journal of Solar Energy Science and Engineering, garantendone così la continuità editoriale.
Ma altri cambiamenti erano all’orizzonte per la Solar Energy Society (SES). Nel 1970, sotto la guida di Roger Morse, terzo presidente eletto, la sede centrale dell’associazione venne trasferita in Australia, presso la Division of Mechanical Engineering del CSIRO, di cui Morse era direttore.
Nel corso degli anni, l’organizzazione subì ulteriori trasformazioni. La SES divenne ISES, aggiungendo la “I” di International, a sottolineare il crescente coinvolgimento globale dell’associazione. Fu inoltre ristrutturata come una federazione di sezioni nazionali già esistenti, mantenendo però il proprio modus operandi sostanzialmente invariato per altri venticinque anni, fino agli anni ’90.
Grazie a una combinazione di contributi, strategie di contenimento dei costi e nuovi accordi di pubblicazione, ISES riuscì a rafforzare la propria stabilità finanziaria, gettando le basi per una crescita solida e duratura nel settore dell’energia solare a livello internazionale, un percorso che prosegue ancora oggi.

Breve storia di ISES Italia
ISES Italia è la più antica associazione tecnico-scientifica no-profit legalmente riconosciuta in Italia per la promozione e la diffusione delle Fonti Energetiche Rinnovabili, tra cui solare termico, solare fotovoltaico, energia eolica, energia da biomasse, bioclimatica, energia geotermica, energia idrica, energia dal mare e vettore idrogeno.
Le origini di ISES Italia affondano nella visione lungimirante dell’ingegnere Vittorio Storelli, fondatore e promotore della sezione italiana. Libero professionista con numerosi incarichi nel settore energetico e industriale, fu animato da una profonda passione per quella che amava definire “La Scienza del Sole”, intuendo con grande anticipo il ruolo cruciale delle tecnologie solari nel futuro del panorama energetico.
Durante un viaggio di studi negli Stati Uniti nei primi anni ’60, Vittorio Storelli entrò in contatto con la Solar Energy Society (SES), progenitrice dell’ISES. In quell’occasione, evidenziò che a Napoli esisteva già un gruppo di ricerca attivo nel campo dell’energia solare e che numerosi scienziati e ingegneri italiani avevano preso parte ai congressi internazionali organizzati negli anni precedenti, dimostrando così il crescente interesse dell’Italia per lo sviluppo delle tecnologie solari.
In quell’occasione nacque l’idea di costituire una sezione italiana dell’organizzazione, un passo fondamentale per coinvolgere e consolidare la comunità scientifica italiana nel panorama internazionale dell’energia solare. La Sezione italiana divenne operativa il 1° gennaio 1964 con sede a Napoli, in Via Crispi 72. Vittorio Storelli ne assunse il ruolo di segretario, avvalendosi del supporto scientifico di Giorgio Nebbia, che nel 1967 divenne il primo membro italiano del consiglio direttivo dell’ISES, incarico che mantenne fino al 1970.
Il primo passo concreto fu la pubblicazione di un numero unico di quella che sarebbe poi diventata la “Rassegna Italiana di Eliotecnica”, una rivista destinata a diffondere conoscenze e aggiornamenti nel campo dell’energia solare. L’impegno di Vittorio Storelli nella gestione della Sezione Italiana di ISES Italia fu fondamentale per favorire l’informazione e il collegamento tra la piccola e dispersa comunità di studiosi italiani interessati all’energia solare. Un contributo che portò avanti con determinazione per 16 anni, fino a un momento cruciale per lo sviluppo della Sezione: la crisi petrolifera del 1973, che segnò uno spartiacque nell’evoluzione della consapevolezza energetica e nel ruolo delle fonti rinnovabili in Italia. Il 1973 segnò un punto di svolta per le politiche energetiche globali con il primo shock petrolifero, scatenato dall’embargo imposto dai paesi arabi dell’OPEC. Il drastico aumento dei prezzi del petrolio e la conseguente crisi economica misero in evidenza la fragilità della dipendenza dai combustibili fossili, spingendo governi e istituzioni a ricercare alternative energetiche più sostenibili e sicure.
In questo contesto, l’energia solare tornò al centro dell’attenzione, stimolando nuovi investimenti nella ricerca, nello sviluppo tecnologico e nella promozione delle fonti rinnovabili. In Italia, la crisi petrolifera accelerò il dibattito sulle strategie di diversificazione energetica, portando alla nascita di nuovi programmi di ricerca, politiche di incentivazione e progetti innovativi per l’integrazione dell’energia solare nei settori industriale e residenziale. Questo slancio si tradusse immediatamente in un rinnovato fermento nelle attività della nostra Associazione, che vide crescere il proprio ruolo nella promozione e nella diffusione delle tecnologie solari come alternativa concreta ai combustibili fossili.
Storelli prese parte attiva a questo nuovo fermento tecnico-scientifico, che coinvolgeva un numero crescente di collaboratori e soci della Sezione Italiana di ISES, contribuendo con la pubblicazione di un suo scritto “La conquista del Sole” nella Rassegna di Eliotecnica del 1974.
In questi anni di grande sviluppo maturò l’idea di organizzare, nel 1977 a Napoli, un importante Congresso nazionale, che vide la partecipazione di numerosi esperti provenienti da università italiane, istituti del CNR, nonché rappresentanti di grandi aziende ed enti energetici, tra cui FIAT, Montedison ed ENEL.
L’interesse crescente per l’energia solare in Italia rese necessaria una svolta organizzativa per la Sezione Italiana dell’International Solar Energy Society (ISES). La sua costituzione giuridica avvenne nell’aprile del 1978 a Napoli, accompagnata dalla nomina del Consiglio Direttivo e del primo Presidente, incarico che fu assegnato di diritto a Vittorio Storelli. Questo passaggio segnò un momento cruciale per la crescita dell’Associazione, che si trovava ad operare in un periodo di forte fermento, mentre in Italia si moltiplicavano le iniziative nel settore del solare, ponendo le basi per un nuovo slancio nella ricerca e nello sviluppo delle energie rinnovabili.
La presidenza di Storelli si protrasse per un altro triennio per concluse il suo mandato nel 1981 con un bilancio estremamente positivo: 250 soci individuali, 50 soci collettivi, una rivista bimestrale di 100 pagine e un Consiglio Direttivo rappresentativo di grandi enti e istituzioni. Questo risultato sancì la solidità della Sezione Italiana di ISES, rafforzandone il ruolo di riferimento per la ricerca, la divulgazione e lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili nel Paese.
Oggi, dopo alterne vicissitudini e grazie a una strategia di contenimento dei costi e a nuovi accordi collaborativi, ISES Italia è riuscita a rafforzare la propria stabilità finanziaria, gettando le basi per una crescita solida e duratura. L’Associazione continua a portare avanti progetti, iniziative e collaborazioni con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e promuovere la diffusione di tecnologie sostenibili, consolidando il proprio ruolo di riferimento nel settore delle Fonti Energetiche Rinnovabili.
Il movimento solare continua a crescere e ad evolversi, attraversando diverse fasi di trasformazione. Inizialmente noto come AFSE (Association for the Study of Solar Energy), cambia nome in SES (Solar Energy Society), per poi assumere definitivamente la denominazione ISES (International Solar Energy Society), riflettendo il suo progressivo ampliamento e il crescente coinvolgimento a livello globale.
Nel gennaio 1964, nell’ambito dei cambiamenti di organizzazione l’AFASE cambiò nome diventando la Solar Energy Society, con Farrington Daniels eletto come primo presidente dai soci. Tuttavia, coloro che sostennero questa trasformazione probabilmente non si rendevano pienamente conto della gravità della situazione finanziaria dell’Associazione. Se già in difficoltà, la situazione peggiorò ulteriormente fino a diventare critica nel 1967, al punto che si iniziò a discutere concretamente della possibilità di bancarotta.
Per far fronte alla crisi, fu necessario un ulteriore ridimensionamento economico: la pubblicazione di The Sun at Work venne sospesa, diversi collaboratori furono licenziati e, nel 1968, venne siglato un accordo con la Pergamon Press per la produzione del Journal of Solar Energy Science and Engineering, garantendone così la continuità editoriale.
Ma altri cambiamenti erano all’orizzonte per la Solar Energy Society (SES). Nel 1970, sotto la guida di Roger Morse, terzo presidente eletto, la sede centrale dell’associazione venne trasferita in Australia, presso la Division of Mechanical Engineering del CSIRO, di cui Morse era direttore.
Nel corso degli anni, l’organizzazione subì ulteriori trasformazioni. La SES divenne ISES, aggiungendo la “I” di International, a sottolineare il crescente coinvolgimento globale dell’associazione. Fu inoltre ristrutturata come una federazione di sezioni nazionali già esistenti, mantenendo però il proprio modus operandi sostanzialmente invariato per altri venticinque anni, fino agli anni ’90.
Grazie a una combinazione di contributi, strategie di contenimento dei costi e nuovi accordi di pubblicazione, ISES riuscì a rafforzare la propria stabilità finanziaria, gettando le basi per una crescita solida e duratura nel settore dell’energia solare a livello internazionale, un percorso che prosegue ancora oggi.
La Governance di ISES Italia è strutturata per garantire una gestione trasparente ed efficace dell’Associazione, favorendo il coinvolgimento di esperti del settore, istituzioni e aziende.
La governance di ISES Italia è organizzata per assicurare una gestione agile, trasparente ed efficace, favorendo il coinvolgimento di esperti del settore, istituzioni, aziende e professionisti tecnici.
Il Consiglio Direttivo, composto da figure altamente qualificate nei settori tecnico e gestionale, si distingue per la capacità di prendere decisioni ponderate e a lungo termine, orientando con visione strategica le attività dell’Associazione. Parallelamente, una rete di collaborazioni scientifiche e tecniche favorisce la promozione della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo, stimolando la cooperazione a livello nazionale e internazionale e contribuendo attivamente alla crescita e alla diffusione delle Fonti Energetiche Rinnovabili.
L’Assemblea di ISES è il cuore dell’Associazione, il luogo in cui si esprime la volontà collettiva dei soci e si delineano le strategie per il futuro. Rappresenta un momento essenziale di confronto, partecipazione e condivisione, durante il quale vengono definite le linee guida per lo sviluppo associativo e approvate le decisioni strategiche, indirizzando così le attività dell’Associazione verso obiettivi sempre più ambiziosi e innovativi.
Governance

Umberto Di Matteo
Presidente / Consiglio Direttivo

Pierluigi Esposito
Consiglio Direttivo

Giuseppe Noviello
Consiglio Direttivo
Struttura organizzativa
Assemblea degli associati
Presidente e rappresentante legale
Consiglio direttivo
Associati!
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