Rinnovabili: la fotografia dell’ISTAT
Nel rapporto “Noi Italia” usi e consumi dell’energia verde.
“La distribuzione sul territorio nazionale delle fonti rinnovabili nella generazione di energia elettrica evidenzia la prevalenza dall’apporto idrico nelle regioni montuose e della fonte eolica nel Mezzogiorno. Si segnala invece una sostanziale uniformità in tutta Italia nello sviluppo della produzione di energia elettrica da biomasse, mentre la Toscana è l’unica regione in Italia a produrre energia geotermica”.
L’analisi è tratta dalla sesta edizione dello studio “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, che offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
A tal riguardo, “l’analisi della dinamica di sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle singole regioni conferma, rispetto all’anno precedente, una produzione in quantità nettamente superiore alla richiesta interna in Valle d’Aosta e nelle province autonome di Bolzano e Trento. Tra le altre regioni del Nord, nel 2012, solo il Piemonte (32,8 per cento) mostra un’incidenza della produzione di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili sul totale dei consumi superiore alla media nazionale, mentre la Liguria si distingue per la quota molto contenuta (6,7 per cento, in leggero aumento rispetto al triennio precedente). Nel Centro, alle consistenti quote della Toscana (33,4 per cento) si contrappone il basso valore del Lazio (10,5). Nel Mezzogiorno si segnalano, tra le regioni che presentano i valori più elevati dell’indicatore, il Molise con il 78,6 per cento e la Calabria con il 58,0 per cento”.
In termini generali, nel 2012 la produzione lorda elettrica da FER è aumentata rispetto al 2010, così come l’incidenza sul consumo interno lordo di energia elettrica. Nel dettaglio, la quota del consumo interno lordo di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili è pari al 26,9% nel 2012, in aumento di 3,1 punti percentuali rispetto al 2011.
Nel confronto europeo (dati 2011) “si, evidenzia per l’Italia una quota del 23,6 per cento, superiore a quella media Ue27 (20,4 per cento). L’Italia si colloca al di sotto di paesi quali la Spagna (30,2) e al di sopra di Germania, Francia e Regno Unito (rispettivamente 20,4, 12,8 e 9,2). Svezia e Austria sono i paesi europei in cui le quote di consumi di energia elettrica coperte da fonti rinnovabili sono più elevate (superiori al 50%); seguono Portogallo (43,6) e Lettonia (41,9). Tra i paesi che sfruttano meno questo tipo di energia figurano invece Cipro, Lussemburgo e Ungheria, con quote inferiori al 7,0%”.