Mache, ora si punta alle biomasse
L’adeguamento del Piano energia – ambiente al 2020 per evitare commissariamenti.
Con un intervento sulla stampa locale la Regione Marche ha deciso di rendere partecipi i cittadini del processo in atto di revisione del Piano energetico ambientale PEAR, nell’intento di riuscire a centrare gli obiettivi previsti dal pacchetto europeo 20.20.20 attraverso il burden sharing. L’intento è di aumentare la quota di FER sui consumi finali e ridurre l’uso di fonti fossili.
Se nel secondo caso l’azione del Piano in revisione, redatto nel 2005, ha portato alla disattivazione di due centrali a turbogas (Camerata Picena e Jesi), nel primo caso si registrano dei ritardi sui quali ora si è scelto di porre rimedio. Nello specifico degli impianti a biogas e a biomasse, l’obiettivo intermedio 2015 prevede di raggiungere quota 360 GWh, ma i dati 2012 si fermano a 109,7. Ritardi ai quali si intende porre rimedio, anche alla luce di un ventilato ed eventuale commissariamento incorrente dal 2017.
Da qui, lo studio di un ulteriore percorso per il PAER all’insegna “della salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente”. Si rimarca in tal senso come gli impianti a biomassa non possano trattare rifiuti e sostanze pericolose, sottolineando come l’annuale trasporto della frazione organica regionale da differenziata verso gli impianti di trattamento dell’Emilia Romagna rappresenti un costo che può essere eliminato attraverso nuovi impianti regionali.